REGO_LAmento

La legalità, non è di certo un’area di intervento progettualmente nuova. Parola spesso abusata e di cui è difficile dare una definizione univoca, la legalità è spesso relegata alla competenza dello Stato. In realtà essa è dappertutto e ne facciamo esperienza ogni giorno attraverso le nostre scelte. Tutto parte dalla conoscenza e dal rispetto delle regole, più o meno note, più o meno semplici.

I nostri progetti sono nati dall’analisi del contesto cittadino palermitano manchevole di una forte cultura della legalità, intesa come educazione al rispetto delle regole sociali e imprenditoriali che spingono i giovani a investire forze ed energie nel contesto cittadino e a operare congiuntamente per il perseguimento del bene comune. Cambiare è possibile. Con questo obiettivo nasce il progetto REGO_LAmento.

 

Problema. Spesso, l’assenza di un’adeguata educazione civica porta i giovani a non percepire il valore delle singole azioni individuali per lo sviluppo dell’ambiente cittadino e a disinteressarsi di quest’ultimo assumendo atteggiamenti di apatia sociale che conducono nei casi più estremi a situazioni di degrado ambientale e sociale in cui i ragazzi violano ripetutamente le norme della collettività, divenendo dei soggetti devianti.

 

Soggetti beneficiari.

  • Giovani studenti compresi tra i 14 ed i 18 anni di età dell’IPSSAR Francesco Paolo Cascino
  • Minori sottoposti a regime di semiconvitto e per questa ragione monitorati dal TM (Tribunale per i Minorenni).

 

Soluzione. Il rispetto della regola, presupposto essenziale per la sana costruzione di una coscienza comune i cui principi e valori siano condivisi dall’intera collettività, diventa la base su cui operare per liberare il potenziale di ciascun cittadino e metterlo nelle condizioni di esprimersi al meglio in società. Formare i giovani alla cultura della legalità significa far cambiare punto di vista sulle regole, non più un limite ma la base della nostra libertà; significa farne comprendere il valore nei diversi ambiti della vita sociale e l’importanza della responsabilità individuale per il bene della collettività.

 

Aree di intervento. È impossibile immaginare un percorso formativo rivolto a dei ragazzi senza rispettare i loro interessi e avere attenzione ai loro bisogni. L’eterogeneità dei metodi attraverso i quali la legalità può essere trasmessa è stata, dunque, la base metodologica del progetto. La legalità è dappertutto e può quindi essere insegnata attraverso metodologie integrate. Sono state individuate tre aree: sport; formazione; orientamento lavorativo.

  • Lo sport, e l’arte marziale nello specifico, è il luogo principe di aggregazione e condivisione. È la palestra per formare una coscienza sociale sana. Attraverso la pratica sportiva, l’introiezione della regola quale strumento di armoniosa convivenza avviene nel modo più stimolante e meno ragionato. Il ragazzo, inoltre, stimolato dalla competitività insita nell’arte marziale, oltre al rispetto della regola quale mezzo per il raggiungimento dell’obiettivo, la vittoria, si misura con valori quali: il sacrificio per il raggiungimento dei risultati, il rispetto dell’avversario/compagno, la tolleranza, la diversità.
  • La formazione è il momento in cui, attraverso metodi di condivisione delle esperienze e contatto con storie di successo, l’idea della legalità e della regola quale strumento di convivenza civile è analizzato e discusso attraverso momenti di riflessione e di confronto durante i quali mettere in gioco pregiudizi e percezioni per assumere una visione responsabile e collettiva.
  • L’orientamento lavorativo è necessario per il superamento delle barriere culturali d’ingresso al mondo del lavoro, rappresentate dalla scarsa conoscenza delle legislazione e delle risorse umane e territoriali. La conoscenza dei diritti e dei doveri nel rapporto di lavoro, nonché la conoscenza degli strumenti messi a disposizione dalle strutture statali, finanziarie o di servizio, costituiscono lo strumento base per un accesso al mondo del lavoro regolare e non illegale. Un percorso ideato per condurre i giovani palermitani a volere e sapere investire nelle proprie, partendo da loro stessi.

Il progetto REGO_LAmento è stato approvato e finanziato dalla Regione Siciliana all’interno del bando “Giovani protagonisti di sé e del territorio (CreAZIONI giovani)”, linea di intervento 3 “Giovani e legalità”. CUP progetto G26J16000010003

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